Abruzzo in camper: diari di bordo
L’Abruzzo è scrigno di tradizioni millenarie e strabilia con paesaggi d’alta quota, parchi naturali e borghi incastonati tra le rocce che accompagnano verso una costa altrettanto imprevedibile. La cucina locale è innaffiata da vini tra i più pregiati al mondo e si compone di ricette nate per la pastorizia e grazie alla pesca, piatti poveri, ma sostanziosi. Partendo da Roma con un camper roadsurfer puoi esplorare questa regione scegliendo un itinerario che privilegia il mare, oppure un percorso di montagna. Li abbiamo preparati entrambi per te, con un occhio di riguardo per chi viaggia con i bambini!
Consigli stradali
Ti appresti a visitare una regione montana e se intendi partire d’inverno, accertarti di avere le catene a bordo e di essere pronto a montarle, se necessario! Se vuoi goderti il paesaggio in tranquillità, i mesi primaverili sono una buona scelta per limitare il rischio di restare bloccati da una nevicata.
Controlla il meteo e segui i notiziari sulla viabilità anche durante il tragitto, per evitare code e incidenti, che in queste zone sono frequenti.
Abruzzo in camper: tra mare e montagna
L’Abruzzo è attrezzato con ottimi campeggi per i camperisti e, con un po’ di prudenza, ti regalerà un’esperienza unica! Terra di parchi nazionali e stazioni sciistiche, ma anche di località balneari, l’offerta di campeggi e villaggi turistici in Abruzzo è ampia, con vista sul mare, oppure sugli Appennini.
Puoi recarti in Abruzzo centinaia di volte senza conoscerlo davvero. L’Abruzzo è una regione da scoprire e per farlo devi addentrarti, salire, avventurarti.
Il camper ti permette di raggiungere più località in un numero contenuto di giorni e di avvicinarti a conoscere questa terra irta, ma accogliente.
Itinerario in Abruzzo in camper 1 – 7 giorni sul mare
Giorno 1 – Teramo e le “Sette Perle”
Prima di raggiungere la costa, visita la città di Teramo, sita nella zona collinare che va da sotto il Gran Sasso fino al litorale e fondata nell’VIII secolo avanti Cristo.
Il patrimonio artistico teramano è il prodotto di due millenni di passaggi di potere e della forte influenza della chiesa. Il Duomo di Teramo resta impresso per l’architettura composita e fu costruito a partire dal 1158. Se all’esterno sono visibili i diversi interventi di ampliamento e modifica occorsi nell’arco di quasi un millennio, l’interno abbina lo stile romanico al gotico.
A Teramo trovi uno dei primi esempi di edilizia privata, Casa Urbani, dell’XI secolo. A pochi passi dal centro, nell’area naturale del Parco fluviale del Vezzola, trovi la fonte della Noce, datata XIII secolo, che deve il suo nome agli alberi che la circondano.
Nella zona di Teramo, soprattutto durante le feste natalizie, assaggia le sfogliatelle, cugine abruzzesi di quelle napoletane, il cui ingrediente principale è la confettura d’uva, la “scrucchiata”. Fermati in una panetteria per provare il pane locale: il parruozzo, una piccola pagnotta di farina di mais, che di solito si accompagna a verdure cotte.
La parte settentrionale della costa abruzzese vede alternarsi le “7 sorelle”, ovvero le località balneari più note del teramano: Silvi Marina, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro.
Con la bella stagione passeggia nella fresca pineta di Silvi Marina, dove puoi approfittare tutto l’anno di una favolosa cucina di pesce. Visita Giulianova, che fu colonia marittima ai tempi dell’impero romano (Castrum Novum), per scoprire il Duomo di San Flaviano, il primo modello di chiesa ottagonale.
Il Santuario della Madonna dello Splendore è costruito sul luogo dove si narra che la Vergine Maria sia apparsa a un contadino.
Il complesso è stato valorizzato nei primi anni 2000 da un portico dove i mosaicisti locali hanno rappresentato scene del Vangelo.
Il litorale è animato da eventi e mercatini durante tutto l’anno, tra cui i mercati dei produttori locali che si tengono ogni settimana.
Tortoreto deve il suo nome alla natura adatta alla nidificazione delle tortore.
La città vecchia si eleva a 240 metri sul livello del mare ed è un borgo medievale circondato da mura di cinta. Ammira la Torre dell’Orologio e sali fino alla “Fortellezza” con la terrazza del Belvedere per goderti un panorama che dal fiume Tronto arriva alle acque del Tordino.
Con i bambini metti in conto una sosta a Tortoreto Lido: non solo la spiaggia è ben attrezzata e adatta alle famiglie, ma trovi anche l’Acquapark Onda Blu, tra i più attrezzati d’Italia.
⛺︎ Campeggio: Villaggio Salinello sul lungomare di Tortoreto Lido
Giorno 2 – Atri e Pescara
Ad Atri, città dove visse la famiglia dell’imperatore Adriano, puoi prenotare una singolare visita delle grotte sotterranee città, che si collegano all’acquedotto romano.
Sin dal Medioevo ad Atri si produce la liquirizia, che è il prodotto tipico per eccellenza di questa cittadina e che puoi acquistare in mille versioni.
Pescara affascina per lo sfondo montuoso e il passato piratesco. Nel 1863 a Pescara nacque Gabriele D’Annunzio, che da adulto fece ritorno in Abruzzo a più riprese.
Per ripercorrere le tappe più significative della vita del poeta visita la Casa Natale, sita nel corso di Pescara (via Manthonè), dove si trovano i mobili originali, con un allestimento arricchito da cimeli appartenuti all’autore e da preziose prime edizioni dei suoi lavori.
Sulle orme del poeta addentrati nella pineta dell’Avalos, nella zona sud di Pescara, una riserva naturale adatta agli sport, ma anche al relax e ai giochi con i bambini. Pare che questo luogo, dove D’Annunzio amava ritirarsi, abbia ispirato “La Pioggia nel Pineto”, una delle poesie più famose della letteratura italiana (benché sia stata scritta a Marina di Pietrasanta in Versilia).
La cucina locale è particolarmente variegata, dalle triglie alla rosetana, adagiate sull’alloro, alla scapece alla vastese. Tra i dolci prova le nevole (dette anche pizzelle o ferratelle), delle cialde aromatizzate con limone e anice, realizzate all’interno di una formella di ferro che le rende simili a dei centrini ricamati. Sono belle da vedere e molto buone.
⛺︎ Campeggio e sosta: Stop Camper Pescara “Ci.Camp”, Strada Prati 27 Pescara
⛺︎ Oppure, a Francavilla: Area Camper, Campeggio – “New Camping” Francavilla al Mare in Via F. Paolo Tosti, 202 (CH)
Giorno 3 – La Costa dei Trabocchi
Il tratto di costa a sud di Pescara tra Ortona e Vasto è celebre per i trabocchi, antiche macchine da pesca che si protendono verso il mare, innestate su palafitte.
Descritte da D’Annunzio come “Mostri Colossali”, queste strutture in pino d’Aleppo resistono alla salsedine e al vento proprio grazie alla qualità di legno impiegato. In alcuni casi fungevano anche da abitazione alle famiglie dei pescatori.
Con grandi reti a trama fitta questi potevano catturare i flussi di pesce lungo la costa adriatica. I trabocchi – che in tutto sono 23 – sono unici e affascinanti e se in passato hanno ispirato artisti e scrittori, oggi sono una gioia per gli amanti della fotografia.
Tante le spiagge tra cui scegliere, dai Ripari di Giobbe alla Spiaggia del Cavalluccio nella parte alta, mentre il litorale di Casalbordino si avvicina a Vasto.
A Francavilla a Mare, il cenacolo del Convento Michetti è stato teatro di scambi culturali e artistici, ribattezzato “Cenacolo Dannunziano” – qui dal 2019 si tiene il Festival omonimo.
⛺︎ Parcheggio: Camping Sun Beach: direttamente sulla Costa dei Trabocchi
Giorno 4 – Ortona e Punta Penna
Hai sete di storia? Ortona ti lascerà di stucco! Costruita su un promontorio a picco sull’Adriatico, Ortona, che risale all’impero romano, è stata occupata dai Goti, dai Bizantini, dai Longobardi e dai Normanni. Dopo l’incendio ad opera di questi ultimi, vide un rinascimento all’epoca sveva.
Iconico è il castello Aragonese, costruito durante l’occupazione spagnola e oggi aperto al pubblico. La storia recente di Ortona non è meno travagliata. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di scontri tra i tedeschi e gli Alleati e fu bombardata più volte.
Per fortuna Ortona ha resistito agli eventi e i vicoli del centro presentano palazzi storici che risalgono al 13esimo e 14esimo secolo. Il quartiere medievale di Terravecchia è la zona più antica di Ortona, come suggerisce il nome. Palazzo Farnese è oggi sede del Museo di Arte Contemporanea e della Pinacoteca Cascella.
Ortona ti permette di entrare in contatto con il folklore abruzzese.
La prima domenica di maggio la città viene abbellita da luminarie per la festa del patrono, San Tommaso.
La ricorrenza, preceduta da concerti e installazioni, prende il nome di “Festa del Perdono” e vede una rievocazione storica con la processione del busto di San Tommaso e un corteo in costume. Durante il giorno tutto il paese è coinvolto nel rito del Dono a San Tommaso, a cui vengono offerte le primizie locali.
Punta Penna, nel comune di Vasto, è una spiaggia bella da vedere in qualsiasi stagione, per la sua natura selvaggia. Fa parte della Riserva Naturale di Punta Aderci.
Perfetta per la balneazione anche con i bambini, permette di ammirare un panorama incontaminato popolato da una ricca fauna. Cammina verso Sud fino al Faro, il secondo più alto d’Italia con i suoi 60 metri!
⛺︎ Parcheggio e camping: Parcheggio gratuito Spiaggia di Punta Penna per recarsi in spiaggia
⛺︎ Campeggio: Villa del Saraceno
Giorno 5 – Chieti e Rocca San Giovanni
La storia dell’Abruzzo ci porta almeno fino al Paleolitico. Visita il Museo archeologico nazionale d’Abruzzo e al Museo archeologico La Civitella, entrambi a Chieti, per ammirare i reperti preistorici rinvenuti negli scavi.
Il primo include la collezione dell’archeologo Giovanni Pansa, studioso del folklore e scrittore locale, che collezionò oggetti appartenuti ai popoli italici d’Abruzzo, donati al museo dopo la sua morte.
L’Abbazia di San Giovanni in Venere, con il villaggio circostante, è un maestoso edificio sul promontorio della Fossacesia, la cui vista dal vivo evoca forti emozioni. Il monastero del XIII secolo prende il nome dal culto della Dea Venere e dal tempio qui presente prima dell’anno Mille. Sulla facciata di marmo sono rappresentati gli eventi della vita di San Giovanni Battista, mentre i sobri interni in stile romanico includono una cripta riccamente affrescata.
Il paese di Rocca San Giovanni si è mantenuto nonostante i saccheggi dei pirati turchi e la seconda guerra mondiale (Battaglia del Sangro, 1943).
Visita la Piazza degli Eroi e la Chiesa di San Matteo Apostolo, oppure lasciati ammaliare dalle stradine del borgo e assaggia uno dei vini locali: Rocca San Giovanni merita il soprannome di “città del vino” grazie alle varietà DOC di Montepulciano e Trebbiano D’Abruzzo.
⛺︎ Campeggio: Villaggio Camping Costa d’Argento, a San Vito Chietino
Giorno 6 – Lanciano e Vasto
Vale la pena di spostarsi nell’entroterra per visitare Lanciano, cittadina costruita su 3 colli.
Le chiese di Sant’Agostino e quella di San Biagio sono le più antiche del centro chietino.
La Chiesa di San Legonziano conserva affreschi del Cinquecento raffiguranti scene dell’Apocalisse.
Nel quartiere Civitanova puoi salire la scalinata “dei cento gradoni” fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore, eretta nel 1227 sulle rovine del tempio di Apollo.
Alla fine dell’estate Lanciano si riempie per le Feste di Settembre, un programma lungo tutto il mese organizzato in concomitanza con il patrono, animato da intrattenimento, spettacoli di personaggi famosi, concerti e gli immancabili botti.
A Vasto scatta una foto da cartolina dalla Loggia Amblingh, che attraversa tutto il centro storico e ti regala una passeggiata suggestiva, soprattutto all’alba o al tramonto.
Il Palazzo d’Avalos oltre ad essere un esempio di architettura rinascimentale, è sede di 4 musei, tra cui il Museo Archeologico. La gemma di questa struttura è il Giardino Napoletano con vista sul mare, restaurato secondo i piani del Settecento.
Da assaggiare il Brodetto alla Vastese, una zuppa di pesce che si differenzia dalle altre per il letto a base di pregiato pomodoro mezzotempo, una varietà a rischio di estinzione preservata in questa zona. Da provare abbinata a un vino Cerasuolo fresco.
⛺︎ Campeggio e sosta: Camping Village Grotta del Saraceno con splendida vista sul mare
Giorno 7 – Il Paese dei Mosaici
Rientrando fai sosta a Tornareccio, il paese dei mosaici. Tornareccio è oggetto di un intervento di riqualificazione a dir poco straordinario.
La rassegna “Un mosaico per Tornareccio”, iniziativa del mecenate Alfredo Paglione, coinvolge ogni anno mosaicisti internazionali in una sfida al mosaico più votato.
Questa originale competizione ha trasformato Tornareccio in un museo a cielo aperto che conta già oltre 100 mosaici sui muri esterni dei palazzi del paese.
⛺︎ Campeggio: Camping Majella Travel – Via Ugo de Laurentiis, 66019 Torricella Peligna CH
Itinerario in camper in Abruzzo 2 – 7 giorni in Montagna
Giorno 1 – Le grotte di Pietrasecca e L’Aquila
Per entrare subito nel “cuore” dell’Abruzzo, nel comune di Carsoli, le Grotte di Pietrasecca si prestano a un’escursione piuttosto facile, che non richiede particolari abilità. Incantevole è la Grotta del Cervo, caratterizzata da luccicanti formazioni calcaree che la rendono una gioia per gli occhi. Le grotte di Pietrasecca sono visitabili tutto l’anno e hanno la particolarità di non essere turistiche, ma di essere state preservate nel loro stato originario.
In direzione L’Aquila, la zona di Tornimparte è costellata di chiese. Se ti affascinano le rovine, la chiesa di Santo Stefano risale a prima del 1178 ed è stata distrutta da diversi terremoti nel corso dei secoli, tanto che resta tuttora senza tetto.
La città de L’Aquila è testimonianza visiva del terremoto del 2009. Inutile nascondere che il panorama, oltre al Gran Sasso, è inframezzato dalle gru per i lavori di ricostruzione. Il centro storico, tuttavia, è tornato ad una certa normalità. Da non perdere la Fontana delle 99 Cannelle, con i suoi 93 mascheroni e 6 cannelle singole a rappresentare i 99 castelli che secondo la leggenda parteciparono alla fondazione della città.
La chiesa della Perdonanza Celestiniana fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. A fine agosto viene rievocata con una festa in costume l’indulgenza istituita da Papa Celestino V quando fu incoronato.
⛺︎ Parcheggio: a L’Aquila sono attrezzati per i camper i parcheggi di Via Strinella e di via XXIV Maggio.
Giorno 2 – Campo Imperatore
Lasciata L’Aquila puoi visitare il santuario che fu soprannominato la Cappella Sistina d’Abruzzo.
Nel XIII secolo gli abitanti di Paganica costruirono il Santuario della Madonna d’Appari, in seguito alla visione della Madonna Addolorata col Cristo tra le sue braccia, da parte di una giovane del luogo.
Gli interni di questa piccola struttura sono ricoperti da splendidi affreschi, restaurati di recente.
Segui le orme di Bud Spencer e Terence Hill a Campo Imperatore, dove sono stati girati “Lo chiamavano Trinità…” e “…Continuavano a chiamarlo Trinità”, oltre a molti altri film tra cui “Il Nome della Rosa” con Sean Connery e “Così è la vita” di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Questo è il Piccolo Tibet d’Abruzzo: Campo Imperatore è un sinuoso altopiano tettonico su cui circa 15mila anni fa si trovava il ghiacciaio più esteso degli Appennini.
Il suo paesaggio surreale è reso molto interessante dalla varietà delle montagne che lo circondano. Sei anche nel luogo ideale per assaggiare gli arrosticini, che qui puoi comprare freschi dai furgoncini dei macellai e cuocere sulle braci messe a disposizione dai ristori!
Il vecchio Hotel Campo Imperatore è entrato nella storia per essere stato luogo di prigionia di Benito Mussolini nel 1943.
⛺︎ Parcheggio: Area sosta camper presso l’Osservatorio Astronomico
Giorno 3: Popoli e le Terme di Caramanico
La biodiversità dell’Abruzzo lo rende culla di specie protette, tra cui l’orso bruno e i lupi.
Il Centro Visita del Lupo a Popoli (Pescara), sotto le Montagne del Morrone è nato per preservare i lupi curando gli esemplari feriti. Include percorsi didattici e un’area di ristoro e picnic ed è una buona scelta se viaggi con i bambini.
Rilassati a Caramanico Terme, le cui acque sulfuree sono tra le più apprezzate d’Italia frequentate sin dal Cinquecento!
Interessante da vedere è il borgo con le abitazioni senza soluzione di continuità, tenute insieme a scopo difensivo dalle cinta murarie. Qui anche i luoghi di culto sono fortificati.
L’Abbazia di Santa Maria Maggiore è infatti una chiesa-fortezza. Un’idea se viaggi con i bambini è il vicino Parco Avventura Majagreen. Puoi anche fare un picnic nel Parco Idropinico “Il Pisciarello”, attrezzato con tavolini.
⛺︎ Sosta: Area Parcheggio “La Vallocchia”
Giorno 4 – La dolce Sulmona
Sulmona è la patria dei confetti e le sue strade sono delle vere chicche, in senso letterale: sono infatti decorate da bomboniere. Hai mai assaggiato i confetti alla ricotta e pere?
A Sulmona trovi confetti per tutti i gusti! Oltre ad essere un luogo molto dolce, Sulmona è anche un paese antico. Qui nacque il poeta Ovidio nel 43 a.C. Parti dall’acquedotto romano e visita le vie del centro storico con le caratteristiche botteghe e i caffè di Corso Ovidio.
A proposito di Ovidio, in Piazza XX Settembre trovi la sua statua! Concediti un peccato di gola e visita la fabbrica dei Confetto Pelino, dichiarata Monumento Nazionale e corredata da un museo unico dedicato alla produzione del dolciume da cerimonia.
Una curiosità: sapevi che Giacomo Leopardi era ghiotto di confetti? Prova il Cannellino di Sulmona, che, con il suo morbido ripieno alla cannella, è il confetto locale più antico!
⛺︎ Parcheggio: Parcheggio Camper Sulmona, attrezzato con carico e scarico (Via Iapasseri, 67039 Sulmona)
Giorno 5: Pacentro e la Majella
Il villaggio montano di Pacentro è piuttosto noto negli Stati Uniti, avendo dati i natali a tanti emigrati italo-americani. Tra questi i nonni di Madonna Ciccone! Pacentro si presenta come una giungla di torri, intere e mozzate, e nei suoi vicoli si affacciano magnifici palazzi signorili.
Vi sono inoltre pitture rupestri risalenti agli uomini delle caverne. Ad agosto la Sagra della Polta celebra un piatto contadino tipico a base di verdure bollite con peperoncino ripassate in padella. Nello stesso mese la rievocazione storica dell’Arrolamento della Gente d’Arme ricrea l’investitura dei cavalieri come si teneva nel Medioevo.
La catena montuosa della Majella è sorprendentemente accessibile, offrendo percorsi adatti anche ai bambini, ad esempio quello di Lama Bianca, lungo 3.5 km.
Attraversata nella storia da briganti, pastori e rifugio per diversi eremiti, la Majella ha numerosi paesini sparsi sul suo territorio. Devi assaggiare i dolci del posto, tra cui spiccano i bocconotti, con la loro pasta frolla farcita di un intrigante ripieno a base di mosto, cacao e mandorle.
⛺︎ Parcheggio: Agricampeggio Colle dei Lupi, Contrada S.Giacomo, 65020 Sant’Eufemia a Maiella (PE)
Giorno 6: Scanno, il lago a forma di cuore
Nella valle del Fiume Sagittario, il Lago di Scanno è il più grande d’Abruzzo e, se ammirato dal limitrofo Sentiero del Cuore, assume per effetto ottico la forma di…un cuore! Questo luogo romantico dai colori cangianti è stupendo da visitare per la festa patronale del 24 agosto, quando i fuochi d’artificio si riflettono nello specchio d’acqua. Il primo maggio, con la festa di San Domenico è un’altra data speciale per visitare Scanno.
Il Museo della Lana è un’alternativa originale per scoprire la tradizione pastorizia di Scanno attraverso gli antichi utensili per la lavorazione della lana e la ricostruzione della casa dei pastori. Dolce tipico di Scanno è il Pan dell’Orso, aromatica variante dolce dei panini dei pastori, il cui impasto prevede miele, burro e farina di mandorle.
⛺︎ Sosta: Area Sosta Camper Barrea SR83 Marsicana Km 63+250: attrezzata, offre docce e vari servizi tra cui area bar e noleggio di biciclette
Giorno 7 – Aielli e Pescasseroli
Aielli è un paese medievale decorato da 26 murales di altrettanti artisti di strada internazionali, tra cui Okuda, Zamoc e Millo.
Tra luglio e agosto Aielli è teatro di “Borgo Universo”, un festival di musica, street art e astronomia che attrae decine di migliaia di persone e che porta all’aggiunta di nuovi murales ad ogni edizione. L’iniziativa coinvolge le guide turistiche e include osservazioni astronomiche. La Torre delle Stelle sita sulla sommità del paese regala una bella vista sulla piana del Fucino.
Capitale del primo parco naturale d’Italia, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pescasseroli è ideale per la sosta essendo una località molto frequentata soprattutto a fini sportivi. D’inverno attrae per le piste da sci, mentre con la bella stagione diventa meta per piacevoli escursioni. Tra queste quella che porta a Castel Mancino è adatta anche alle famiglie.
Le patate marinate sono una sostanziosa ricetta originaria di Pescasseroli, il piatto dei pastori, robusto piatto di patate tagliate in modo grossolano e alternate a mollica di pane con prezzemolo e aglio.
⛺︎ Parcheggio: Campeggio Pescasserolandia con tutti i servizi