Il Molise in camper
Stretto tra Abruzzo e Puglia, il Molise è un piccolo scrigno dove in pochi giorni puoi esplorare paesaggi montani, canyon, resti romani, borghi e spiagge, e intanto apprendere tradizioni millenarie. Terra di pastori, ma anche di pesca, la regione del Molise si presta alle attività all’aria aperta, dal trekking al canottaggio.
Sulla tavola del viandante – e del camperista nel tuo caso! – porta sia i sapori raffinati del tartufo, che quelli veraci degli stufati di carne e della cipolla bianca. Il Molise è una regione dolcissima: preparati ad assaggiare pasticceria, biscotti e torte dalle ricette uniche, custodite gelosamente dalle signore molisane.
di: Claudia Leporatti
Foto: Thomas Grüner
Un territorio lasciato da parte dal turismo di massa, tanto che in Italia si è diffuso il tormentone “Il Molise non Esiste”, dovuto anche alle dimensioni della regione, la più piccola dopo la Val d’Aosta.
Iniziamo dallo sfatare un mito: il Molise esiste eccome e riserva non poche sorprese!
Se vuoi trascorrere un weekend in camper visitando una meta meno conosciuta e a tratti selvaggia, mettiti a bordo del tuo road surfer e seguici lungo il nostro itinerario alla scoperta del Molise!
Dopo aver esplorato il Molise vuoi proseguire a Sud? Ti portiamo in Puglia!
Il Molise in camper: indicazioni
La regione del Molise non presenta particolari difficoltà per i camperisti.
Sono anzi disponibili diverse aree di sosta gratuite, oltre a una scelta piuttosto ampia di campeggi con vista mare.
In Molise in camper con i bambini
Il Molise ha molto da offrire anche per i più piccoli. Spiagge di facile accesso, percorsi di trekking alla portata di tutti e diverse attrazioni per le famiglie terranno i tuoi figli impegnati e coinvolti.
Abbiamo messo insieme alcuni suggerimenti per arricchire l’itinerario in base a quanti giorni hai a disposizione!
Il Molise con i bambini: 4 idee
1- Il treno dei parchi
Un’esperienza speciale da fare anche con i bambini è una tratta sul Treno dei Parchi, un treno storico che collega Sulmona in Abruzzo a Isernia in Molise, attraversando due riserve naturali e snodandosi tra le vette dell’Appennino. Il treno è gratuito per i bambini fino a 12 anni e le tratte sono in aggiornamento continuo. Prevista anche la prossima apertura della Molise Express, che da Termoli va a Campobasso.
2 – Lungo le autostrade dei greggi
Li chiamano le autostrade del passato, in quanto ai pastori era richiesto il pedaggio. I Tratturi sono i percorsi erbosi lungo i quali i pastori facevano migrare i loro greggi di stagione in stagione. Una pratica, quella della transumanza, che risale a prima dell’impero romano e che il Molise permette ancora di scoprire. Questi sentieri collegano il Molise sia al Lazio che all’Abruzzo, dove il bestiame poteva pascolare in estate per poi spostarsi in Puglia, per seguire il caldo anche in autunno, prima di risalire la Penisola all’inverso.
La Regione Molise ha istituito il Parco dei Tratturi, per salvaguardare questo patrimonio naturalistico. Puoi percorrere, tra le tante tratte, quella che da Pescolanciano raggiunge Carovilli: un percorso di 8 km intervallato da paesi e chiesette.
Pescolanciano, in Provincia di Isernia, all’uscita nord del paese, è possibile inoltre percorrere il maestoso tratto Castel di Sangro-Lucera.
3 – Parchi Avventura
Tra le numerose opportunità di svago in mezzo alla natura, ti consigliamo:
– Il Parco Avventura Cerris Park, nel Bosco di Sant’Onofrio, si trova poco distante da Agnone
– L’Oasi Lipu a Casacalenda
– Il Parco di Pinocchio a Pescopennataro (località La Croce)
4 – Spiaggia e Isole
La spiaggia di Sant’Antonio, parte del litorale di Termoli, è ben attrezzata e animata da tanti servizi che la rendono adatta anche alle famiglie con bambini piccoli.
Comoda anche la Spiaggia di Lido Panfilo, raggiungibile rapidamente dal lungomare di Termoli.
Da Termoli prendi il traghetto per le Isole Tremiti: un’alternativa molto gradevole per i bambini e che ti permette di far ritorno sulla terraferma nel tardo pomeriggio, dopo una passeggiata e un buon pranzo. San Nicola è l’isola monumentale, mentre le altre sono quasi incontaminate. Ideali anche per chi pratica subacquea o snorkeling.
» Leggi i nostri consigli sul campeggio con i bambini
Il Molise in camper in 7 Giorni – Itinerario Mare e Monti
Giorno 1: Come in una cartolina (Castel San Vincenzo)
- Castel San Vincenzo vale da solo una puntata in Molise. Una località molto piccola resa indimenticabile dell’antichissima Abbazia benedettina (settimo secolo) circondata da un recinto fortificato i cui resti, simili a un ponte o ad un acquedotto, creano una vista da cartolina.
- Visita i resti archeologici e goditi una passeggiata in questa piccola località, solitamente poco affollata
- Il lago di Castel San Vincenzo, creato negli anni ‘50 a scopo idroelettrico, è artificiale, ma non per questo meno romantico e suggestivo, con il turchese delle sue acque e il senso di pace che infonde
- Sul lago di Castel San Vincenzo prova le canoe canadesi. Un’escursione suggestiva, che diventa molto romantica se la fai al tramonto! La durata è di circa 2 ore.
- Sali all’Eremo di San Michele a Foce, raggiungibile solo a piedi seguendo un sentiero che ti porterà a 930 metri. Il premio è il panorama strabiliante che puoi goderti dalla terrazza antistante l’eremo!
- Assaggia i dolci tipici molisani. Sono tantissimi, ma tra i più caratteristici ci sono i “calcioni”, ripieni di pasta di ceci aromatizzata e spesso abbinata a mosto cotto.
Campeggio: Oasi delle Mainarde: oltre ad essere un campeggio dotato di parcheggio per camper con acqua, elettricità e docce calde, l’oasi è un parco avventura con intrattenimento per bambini
Via Fontana 5A, 86071 Castel San Vincenzo (IS)
Giorno 2: Vita da pastore (Capracotta)
- Deliziosa località montanara a 1400 metri di altitudine, sotto la neve Capracotta dipinge un paesaggio da fiaba natalizia.
E se in inverno sono numerose le attrazioni turistiche legate alla neve, Capracotta è un tripudio di colori e profumi a primavera, grazie a una flora e una fauna molto ricche. I tanti percorsi di trekking e una vibrante tradizione pastorizia, fanno di questo borgo montanaro una tappa che si presta ad ogni stagione. - Una curiosità: non è scontato che il nome Capracotta riguardi…una capra! Una delle leggende vuole che il paese sia stato fondato da una tribù zigana, che stava per sacrificare una capra come rito di fondazione. La capra fuggì e Capracotta sorgerebbe sul punto esatto in cui fu ritrovata.
Secondo altre fonti pare che invece derivi dalla combinazione di “Cap”, vetta e “kott”, luogo roccioso. - In paese visita la chiesa parrocchiale dell’Assunta (1673), che custodisce numerosi dipinti dell’epoca. Per avvicinarti alla cultura degli allevatori, fai una sosta presso la Chiesa di Santa Maria di Loreto, costruita dai pastori che alla Madonna di Loreto affidavano la protezione delle famiglie mentre erano via da casa durante la transumanza (la migrazione stagionale dei greggi).
- Immergiti negli usi e costumi di Capracotta nel Museo della Civiltà Contadina e dei Vecchi Mestieri, che ricrea gli spazi abitativi dei pastori locali, attraverso utensili, macchinari e oggetti delle epoche passate.
- Durante la stagione sciistica, opta per un’escursione in motoslitta a Pescopennataro, oppure puoi dedicarti allo sci alpino sul Monte Capraro, pista consigliata anche ai principianti. Per lo sci di fondo, ti aspetta l’impianto di Prato Gentile.
- Trekking a go-go: l’Alto Molise con il suo paesaggio appenninico offre numerosi percorsi adatti a tutti i livelli.
- Dopo una bella scarpinata, rifocillati con la pezzata, un ricco piatto cucinato durante la transumanza, quando le pecore ferite venivano “depezzate”. La carne viene degrassata e cotta con patate e pomodori.
- Area Sosta camper: Ampio parcheggio gratuito presso l’Hotel Capracotta, senza servizi (Via Vallesorda, SNC, 86082 Capracotta IS, Italia)
Giorno 3 – La “libreria d’Italia”
- Soprannominato “Libreria d’Italia” per la disposizione delle sue casette, che ricordano gli scaffali, il borgo di Pesche sembra emergere dalla roccia. Le rovine del castello longobardo, distrutto dal grande terremoto del 1456, sono ancora visibili nella parte alta, che è quasi disabitata, tanto da essere annoverata tra i borghi fantasma. Complici il verde che lo circonda e i gatti randagi che camminano tra le sue strette vie, questo cumulo di storia non trasmette abbandono, anche perché una rinomata produzione casearia vi attira un discreto numero di visitatori.
Prima di spostarti lungo la costa, fermati ad Agnone, un luogo unico dove scoprire la tradizione forse dimenticata della produzione di rame e di campane. - Visita la Chiesa di San Michele Arcangelo, con i suoi 5 altari
La città alta ti farà sentire su un set cinematografico. La popolazione di Pesche si concentra a valle, ma tra mura antiche, case abbandonate e la vista dalla cima, il vecchio borgo è a dir poco affascinante.
A 9 km da Pesche, in località Castelpetroso, trovi il Santuario della Santissima Addolorata, un’incredibile struttura neogotica che emerge e sorprende a contrasto nel paesaggio montano.
Agnone val bene una visita. Ecco perché:
Ad Agnone il metallo si fonde da 2500 anni ed è qui che nel 1339 inizia una delle produzioni di campane più antiche del mondo, avvalorata dal fregio papale. Ad Agnone le campane si producono ancora oggi.
L’antica Fonderia Pontificia Marinelli, produce appunto le campane con lo stemma pontificio. Accanto alla fonderia visita il Museo Internazionale della Campana, che espone manufatti millenari e ne illustra la produzione.
Passeggia per il borgo e lasciati cullare dal suono delle campane: noterai che è molto frequente!
Ad Agnone ci sono anche le fonderie del rame, che producevano piatti e altri utensili, con macchinari del 1700 ancora visibili.
Prodotto tipico di Agnone è il caciocavallo, che puoi assaggiare con un buon piatto di Carbonara alla Molisana, la variante locale del piatto romanesco
Parcheggio: Ad Agnone vi sono aree di sosta camper comunali gratuite, non munite di servizi:
Indirizzi: SP86, Agnone (ospedale)
Via Giovanni Ionata, Agnone (terminal bus)
Area Camper Agnone – Sosta gratuita Via Giovanni Ziccardi, 10, 86081 Agnone IS,
Giorno 4 – Dalle campane al mare
- Se la montagna è il cuore pulsante del Molise, il mare sono i suoi polmoni e il bello di questa regione è che si può passare dall’uno all’altro mondo in meno di 2 ore.
- La perla del litorale molisano è Termoli, il cui borgo antico sorge su un promontorio a picco sul mare, sorvegliato da un’alta torre che faceva parte del Castello Svevo.
- La Cattedrale di San Basso, duomo di Termoli, protegge i resti dei due santi protettori, San Basso e San Timoteo
- Una curiosità: si trova a Termoli, nella parte antica, il vicolo più stretto d’Italia, largo appena 40 cm!
- Spiaggia limpida a più riprese fregiata della Bandiera Blu d’Europa, si presta a numerosi sport acquatici. Prova la vela a Rio Vivo e ammira il trabucco: è una rarità in quanto i pochi esistenti si trovano in Abruzzo.
Queste macchine da pesca fungevano anche da abitazione per i pescatori e sono molto belle da fotografare.
Se ti incuriosiscono ne abbiamo parlato nel nostro articolo sugli itinerari in camper in Abruzzo
Da Termoli puoi anche prendere un traghetto per le Isole Tremiti, che fronteggiano la costa tra Molise e Puglia.
Gusta il piatto tipico termolese, il brodetto di pesce, “u’ bredette” in dialetto, a base di un misto di pesce freschissimo, che i pescatori al ritorno dal lavoro preparavano con i rimasugli rimasti invenduti. Parliamo di pesci e molluschi prelibati, tra cui gallinelle, scorfani, cicale, calamari e seppie, insaporiti con pomodoro, peperoni, aglio e prezzemolo.
Parcheggio: Rio Vivo Camper Park – Area di sosta custodita, con servizi – Via Rio Mare, 54 86039 Termoli (CB)
Giorno 5 – L’arte dei boschi (Casacalenda)
- Hai mai sentito parlare di Kalenarte, il museo all’aria aperta di Casacalenda? Il progetto, noto con l’acronimo MAACK, nasce nel 1992 e ha creato un museo sparso sull’intero territorio del comune di Casacalenda, tra piazze, scorci e boschi. Una ragione in più per una passeggiata in un territorio già baciato da una natura varia e poco contaminata.
- Il Poeta di Casacalenda è un monumento del tutto integrato nella natura e realizzato dallo scultore greco Costas Varotsos con vetro acciaio e pietra. Pur essendo colossale con i suoi 9 metri di altezza, non è facile da trovare, immerso com’è nel bosco. Può essere un’idea simpatica organizzare una caccia “all’uomo” con i tuoi figli (trovi la “soluzione” usando le coordinate di Google Maps)
- L’Oasi Lipu è perfetta per saperne di più sulla flora locale, contraddistinta da un sottobosco che in primavera/estate è molto profumato tra biancospini, narcisi e persino orchidee! Qui è attivo anche un centro di recupero per specie animali in difficoltà come poiane, civette e tartarughe.
- Per imparare qualcosa di nuovo, scopri il bufù! Un museo all’interno del Palazzo Comunale è dedicato a questo strumento musicale poco conosciuto, un tamburo che sembra una botte e che in questa zona viene suonato a Capodanno.
Parcheggio: Area attrezzata Camper Comunale Casacalenda
Via Alcide De Gasperi, 22, 86043 Casacalenda CB, Italia
Giorno 6 – Una dolce ricarica a Campobasso
- Il capoluogo del Molise è diviso in città vecchia e nuova. Troneggiato da un castello nobiliare a 700 metri di altitudine, Campobasso è una cittadina tranquilla che sa bilanciare passato e presente. Il borgo antico è di indubbia bellezza, mentre la città nuova è resa vivace dall’Università del Molise e dai tanti esercizi commerciali.
- D’obbligo una passeggiata in salita verso il Castello di Monforte, circondato da solide mura orlate di merli guelfi. La vista da quassù offre meravigliosi scorci sul capoluogo. Entra nella chiesa di San Giorgio per ammirarne gli affreschi trecenteschi
- Da visitare il Museo del Sannio, che permette di scoprire gli antichi reperti di questa terra in passato appartenuta all’Abruzzo e alla Campania, mentre una delle più grandi collezioni di quadri, maioliche napoletane d’Italia è protagonista della mostra all’interno di Palazzo Pistilli
- Sapevi che il Molise ha una pizza tutta sua? Assaggia la Pizza Assettata, una pizza “seduta”, in quanto priva di lievito. Di solito condita con peperoncino e finocchio, può essere arricchita a piacimento.
Se non ti basta, il Molise ha anche la sua versione della schiacciata di patate, che si sposa a due materie prime d’eccellenza, la cipolla e il pomodoro fresco locali. - Se ami le mandorle, sei nel posto giusto! Il Molise vanta una ricca produzione e la sua tradizione dolciaria le usa a piene mani, dalla torta di mandorle, al confetto mandorlato riccio, fino ai mostaccioli, biscotti con caffè, mosto cotto, miele e cioccolato.
A proposito di dolci, ti consigliamo di provare anche le ostie ripiene di noci, miele e cioccolato, la cui ricetta completa è un segreto delle signore molisane!
Parcheggio: Area di sosta comunale gratuita – Via Sant’Antonio Abate, 212-214, Campobasso
Giorno 7 – Carpinone, Isernia, Frosolone
- L’Appennino molisano è ricco di possibilità per trascorrere la giornata all’aria aperta.
- Da Carpinone è facile raggiungere a piedi le omonime cascate. Se cerchi un percorso adatto a tutta la famiglia, queste cascate sono l’ideale. Fai un giro del borgo e poi mettiti in cammino verso le cascate, coprendo un percorso di circa 5 km senza particolari difficoltà.
- Nel centro di Isernia, la Fontana Fraterna è considerata una delle più belle d’Italia
- Per una piena immersione nella natura, fermati a Frosolone, la città delle falesie. Questi speroni di roccia permettono di praticare l’arrampicata libera, oltre a deltaplano e parapendio, ma l’intera area è stupenda anche per un più tranquillo percorso di trekking e un picnic.
- Per una botta di adrenalina, goditi un’escursione tra i monti del Matese fino al Ponte Tibetano, che attraversa un vero e proprio canyon scavato dal fiume Callora. Lungo oltre 200 metri, questo capolavoro di ingegneria in metallo è sospeso a 140 metri di altezza sul vuoto!
La ciliegina, anzi, il liquore sulla torta!
Concludiamo con due assaggi che non dovresti farti mancare in Molise, che possono essere anche un bel souvenir da portare a casa:
Il liquore Milk, a base di latte e zucchero, che si produce solo in Molise da una ricetta tramandata “di nonna in nonna”
Il pandolce molisano (Pan Milk), un cupolotto ricoperto da una glassa al cioccolato bianco e nocciola, bagnato nello stesso liquore al latte.