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Calabria in camper

7 giorni di contrasti e delizie

La Calabria è un frastagliato susseguirsi di scogliere e spiagge che si protende verso la Sicilia. Prenota un roadsurfer e preparati a un viaggio nel piacere. Ti portiamo alla scoperta di questa preziosa regione con un itinerario della Calabria in camper, tra flora, fauna, borghi e sapori assolutamente unici. Con i suoi 800 km di costa, la Calabria è un paradiso se ami il mare, ma il suo entroterra è un misto di montagne e colline che include parte degli Appennini, per cui non devi porti la famosa domanda “mare o montagna”! Leggi il nostro diario di viaggio in camper in Calabria!

Calabria in camper

© roadsurfer GmbH / Aldo Heubel

Una settimana in Calabria in camper

Giorno 1 – Papasidero

In Calabria si arriva con un lungo viaggio. Ti consigliamo di prenderti i tuoi tempi per assorbire i magnifici paesaggi della punta d’Italia. Viaggiando in camper hai la possibilità di fermarti quando ne hai voglia e puoi programmare qualche tappa per fare una pausa.

Il territorio della Calabria pullula di paesini sull’orlo dello spopolamento, tra cui Papasidero, che sta rinascendo grazie al turismo. Qui puoi lanciarti in attività di montagna come il canyoning, il trekking e il rafting.

Tra il fiume Noce e il Lao, fermati ad ammirare i resti di stanziamenti risalenti al Paleolitico. La Grotta del Romito presenta incisioni rupestri e sepolture datate ben 11.000 anni fa! Vale la pena di visitare questo sito, aperto tutto l’anno.

Da vedere il Santuario della Madonna di Costantinopoli, dedicato alla Madonna che divenne la protettrice di Papasidero durante la Peste del 1656.

⛺︎ Area sosta camper: Agriturismo La Fontanella (Cosenza) a 1km dalla Grotta del Romito

Giorno 2 – Morano Calabro

Nell’entroterra, Morano Calabro è noto anche come il paese dei Presepi per la sua forma “a zuccotto” e le tante casette soprammesse. Visita la Collegiata della Maddalena, una delle chiese barocche più opulente d’Italia e immergiti nella geometria del paese che ha ispirato nientemeno che Escher.

Maurits Cornelis Escher è l’artista olandese che ha stravolto il mondo dell’arte, dell’architettura e persino della matematica con le sue scale impossibili.
I suoi disegni potrebbero risultare familiari se hai studiato una delle materie sopra citate e ti consigliamo di cercarli (anche su Google) prima di visitare la Calabria.

Nelle opere di Escher infatti trovi diverse località calabresi, tra cui Morano Calabro e Pentedattilo (ne parliamo al giorno 7).

Divertiti con una breve sosta a Diamante, la città dei murales! Quando si pensa all’arte di strada, per la sua natura effimera, si fa riferimento di solito a opere recenti. A Diamante, invece, trovi anche murales “storici” risalenti al 1981, quando oltre 80 pittori italiani iniziarono a valorizzare i palazzi in rovina del centro.

Oggi sono oltre 150 i murales, anche a opera di stranieri, da ammirare mentre ti perdi tra i vicoli del centro di questo paese.

⛺︎ Sosta: Area Camper Lido Tropical di Diamante (CS)

Giorno 3 – La Riviera dei Cedri e i paesi Arbëreshë

Paola, sul litorale tirrenico, è legato alla figura di San Francesco di Paola, frate eremita il cui rito ha rilevanza europea. Qui puoi visitare il Santuario di San Francesco, nel cui piazzale si trova una bomba inesplosa del 1943. La storia di questo paese è fatta di invasioni e saccheggi, da quella turca a quella francese, ma Paola fu anche snodo commerciale e luogo di transito tra Napoli e Messina.

La riviera dei Cedri, tra Paola e Tortora, vanta le condizioni ottimali per coltivare questo agrume tanto caro alla tradizione ebraica e il cui albero è descritto nella Bibbia come il più bello.

Tanti sono i prodotti realizzati con questa aromatica materia prima, dai liquori ai dolci, mentre le foglie del cedro sono l’ingrediente base dei Panniceddi. Questi ultimi, sono dei dolcetti ripieni di uva passa e cubetti di buccia di cedro, di cui il poeta D’Annunzio andava ghiotto.

A contribuire a rendere la Calabria davvero speciale è il permanere di linguaggi e comunità ormai quasi del tutto scomparsi altrove.

Tra questi gli Arbëreshë, una minoranza etnica e linguistica albanese stanziata nel Sud Italia con la diaspora del XV-XVIII secolo, quando l’Albania fu invasa dai turchi. La collettività Arberia conta 58mila persone nella sola Calabria e vanta usanze e riti tutti suoi. Scegli Civita, Acquaformosa o Frascineto, per sentire una lingua quasi del tutto scomparsa.

Per avvicinarti a queste culture l’ideale è recarsi in questi paesini durante una delle tante feste di paese organizzate ogni anno, alcune delle quali si legano a riti religiosi, come le Ceneri e il Carnevale, la Pasqua e i Falò di Maggio.

⛺︎ Parcheggio: Agriturismo Donna Bianca in Contrada Bianca Donna a Mormanno (CS)

Giorno 4 – Amantea e Cosenza

A picco sul mare, Amantea è un vivace paese tirrenico dove i resti del castello sono raggiungibili con un breve trekking. In centro trovi tanti servizi con lunghi orari di apertura e puoi visitare la chiesa di San Biagio o anche solo fotografare la facciata posta in cima alla scalinata che crea uno scenario tipico calabrese.

Il bucconotto ripieno di cioccolato è la stella di Amantea e devi sottoporti al sacrificio di assaggiarlo! Sarà difficile resistere anche alle Frittelle di Rosamarina (dette anche “Nunnata”) che sono a base di novellame di sarde e alici, da gustare calde.

La storia di Cosenza è lunga oltre 2000 anni e un luogo dal passato tanto antico non può che affascinare. Costruita su 7 colli come Roma, fu la città prediletta da Federico II di Svevia.

Puoi approfondire la cultura popolare al Museo delle Rimembranze (piazza Parrasio 3) e viaggiare nel tempo con la leggenda di Alarico.
Il re dei Goti, nel 410 d.C, giunse nel Sud Italia diretto in Africa, dopo il Sacco di Roma. Il suo piano fu interrotto dalla malaria, che lo stroncò proprio a Cosenza: secondo il rito visigota, il re fu sepolto nel fiume Busento insieme al tesoro trafugato a Roma. Per preservare il sepolcro (e il tesoro!) il fiume fu deviato con un importante intervento idraulico ad opera dei prigionieri dell’esercito, che furono poi uccisi dai soldati per mantenere il segreto. Rimase dunque un mistero la posizione della tomba di Alarico.

In provincia di Cosenza vivono anche gli Occitani, una minoranza originaria del Piemonte, di cui Guardia Piemontese è l’ultima enclave esistente nel Mezzogiorno.

Ci sono diverse versioni sulle ragioni della migrazione degli Occitani: una ricostruzione vuole che questa minoranza di religione valdese, sia fuggita in Calabria nel 13esimo secolo per scampare alla persecuzione in atto nei feudi del Piemonte. Un’altra narra di un invito da parte della nobiltà calabra per aiutare le terre piemontesi, sovrappopolate e a corto di lavoro.

A Montalto sali la gradinata della Chiesa della Madonna della Serra: il duomo del borgo è, con vari interventi, sopravvissuto a forti terremoti nei suoi circa 800 anni di esistenza. Visita il Museo Ruggiero Leoncavallo, l’unico in Italia dedicato al compositore, che visse in questo borgo tra il 1860 e il 1868.

Se ti appassionano gli idiomi antichi, in Calabria puoi sentir parlare anche il grecanico, idioma a rischio di estinzione, con una grammatica semplificata rispetto al greco antico, diverse affinità con il greco moderno e contaminazioni dall’italiano.

⛺︎ Sosta: Sosta camper Lido Tirreno, Via Lungomare
⛺︎ Rimessaggio Cavalcante Rende (CS) – Via S.Agostino

Giorno 5 – Da Federico II a Tropea

Cambiando costa, sul litorale ionico, incontrerai Rocca Imperiale, paese famoso per la rocca di Federico II di Svevia, un imponente castello che domina su tutto il villaggio. In Calabria, come in Puglia, puoi seguire le orme della corte di Federico II. Visita Roseto Capo Spulico, sempre sullo Ionio, e le rovine del castello di Cerchiara di Calabria (parte del Parco del Pollino) da Sipari.

Sul Tirreno, invece, Tropea per le sue spiagge bianche è una tappa d’obbligo durante la bella stagione, ma risulta accogliente anche d’inverno.
Il Santuario di Santa Maria dell’Isola è abbarbicato su uno scoglio a strapiombo sul mare ed offre uno scorcio indimenticabile.

La regina di Tropea, la squisita cipolla locale, può essere assaggiata in mille varianti e piatti tradizionali, tra cui il risotto e la frittata, mentre un ricordo originale della zona può essere la confettura, di cipolla, s’intende!

⛺︎ Area sosta camper: Da Ciccio Parking a Tropea in Lungomare Sorrentino (VV)

Giorno 6 – I Bronzi di Riace e i panoramici sul Tirreno

A Reggio Calabria hai l’occasione di ammirare una delle opere più famose al mondo, i Bronzi di Riace, custoditi al Museo Archeologico e trovati nel 1972 nei fondali di Riace.

Sul lungomare del capoluogo calabrese si affacciano diverse palazzine liberty, mentre il duomo in stile romanico colpisce per la sua splendida facciata. La Chiesa degli Ottimati in stile Normanno-Bizantino, simboleggia l’occupazione spagnola di Reggio e conserva un pavimento a mosaico di rara bellezza.

La Provincia di Reggio Calabria è l’area di coltivazione esclusiva del bergamotto, un agrume raro e dalle proprietà rinomate, molto usato per fragranze e cocktail, acquistabile anche sotto forma di canditi e marmellate.

Dall’entroterra di Vibo Valentia puoi ammirare una vista sul Tirreno davvero favolosa, mentre dal paesino di San Calogero, tempo permettendo, puoi scorgere le isole Eolie.

La Calabria è una regione del tutto irregolare, sia a livello orografico, che culturale. Se quello tra mare e montagna è un contrasto quasi ovvio, importante è la forte differenza tra litorale tirrenico e ionico.

Il primo è a carattere roccioso e si lascia vivere solo grazie alle sue conche, mentre il litorale ionico presenta lunghe distese di ombrelloni e spiagge sabbiose. Nella parte finale del nostro itinerario risaliamo lungo la costa ionica.

⛺︎ Area sosta camper: Costa Real Club Ricadi (Vibo Valentia)

Giorno 7 – Pentedattilo, Mammola e Crotone

Spingiti fino all’estremità della punta d’Italia a Pentedattilo, borgo fantasma arroccato su una cima che prima delle erosioni ricordava la forma di una mano. Sede dell’omonimo Film Festival, Pentedattilo è diventato una sosta apprezzata da chi evita il turismo di massa. Tante le botteghe aperte nelle vecchie abitazioni.

Risalendo sulla costa dello Ionio, Mammola merita una visita anche solo per il Parco Museo Santa Barbara (Musaba), uno spazio in continua evoluzione che si presenta come un’esplosione di colori che ricorda il Giardino dei Tarocchi in Toscana e il Parco Güell di Barcellona.

Riqualificando la zona della vecchia stazione di Santa Barbara, l’artista Nick Spatari, nato a Mammola e noto in tutto il mondo, ha dato vita insieme con l’amore della sua vita, l’olandese Hiske Maas, a un parco di mosaici disseminato dalle opere dello stesso Spatari e di altri artisti.

A Mammola gustati lo Stocco (stoccafisso), anticamente il piatto povero più diffuso in questa località, che è stata tra le prime ad importare il merluzzo essiccato dalla Norvegia.

Uno dei panorami più intriganti della Calabria è creato dalla fortezza aragonese di Le Castella, mentre il centro storico di Crotone è costruito sulle rovine dell’antico centro della Magna Grecia.

Un simbolo di questa città è la colonna, che è tutto ciò che ci rimane del tempio di Hera Lacinia.

Se viaggi con i bambini, il Parco Pitagora è un luogo stimolante per avvicinarli alla scienza.

⛺︎ Parcheggio: Camping Costa Splendente sul mare

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